IBIZA, UN’ESTATE TRA CALORE, MARE E RICORDI VIVI
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Ci sono viaggi che non hanno bisogno di tanti dettagli per restare impressi: bastano il profumo del mare, il sole sulla pelle e una sensazione precisa, quella di essere nel posto giusto, al momento giusto.
Il mio viaggio a Ibiza è esattamente questo. Un ricordo che sa di estate piena, di agosto infuocato, di mare cristallino e giornate che sembravano non finire mai.
Era Ferragosto e l’isola era nel suo momento di massima energia. Ricordo il caldo.. quello vero, che ti abbraccia appena metti piede fuori e la corsa quotidiana alla ricerca di una caletta che avesse ancora un piccolo spazio libero. Perché sì, a Ibiza le spiagge sono meravigliose, intime, raccolte… ma d’estate diventano anche un rifugio per chiunque cerchi un angolo di paradiso. E così, tra corpi stesi al sole e ombrelloni colorati, ogni mattina si trasformava in una piccola missione: trovare un posto dove stendere il telo e respirare l’aria salmastra.
Una volta trovato il mio angolo, però, il resto svaniva. La folla, il caldo, persino il tempo. Mi lasciavo cullare dall’acqua limpida, restando in ammollo per ore, come se solo il mare potesse davvero raccontarmi l’isola. E in effetti era così: ogni caletta aveva un suo silenzio, un suo riflesso, un suo modo di farmi sentire parte di quel paesaggio selvaggio e affascinante.
Ibiza è famosa per le notti folli, ma il mio ricordo è più intimo, più semplice. È fatto di tuffi improvvisi, di sabbia tra le dita, di risate con gli amici e di attimi rubati al caos. È il ricordo di una libertà leggera, senza pretese. E anche se sono passati anni, se chiudo gli occhi riesco ancora a sentire il rumore dell’acqua, le voci lontane e quel senso di calore, dentro e fuori, che solo certi viaggi riescono a lasciarti addosso.